lunedì 19 dicembre 2011

E' invidioso e sempre si contrista della gloria altrui

"Perchè prima è necessario dire che sia superbo volendo esaltarsi sopra li suoi eguali anzi sopra i migliori di sè e quelli a quali più tosto meriteria di essere subielto e però è invidioso e sempre si contrista della gloria deli altri uomini e massime de cittadini della sua città e non può patire di udire lodare altri beuchè molte volte dissimuli e oda con crucciato di cuore e si allegra dell ignominie del prossimo per tal modo che vorria che ogni uomo fussi vituperato acciocchè lui solo restasse glorio" 


Questo è un tiranno per di Savonarola.
Per il monaco, il tiranno era colui che era posto al governo di una città, ma oggi i tiranni li ritroviamo un po' ovunque.
Superbo, invidioso, invidioso della gloria degli altri, che si rallegra delle disgrazie altrui, non vi sembra di riconoscere molte persone della vostra vita?
Forse il vostro capo, oppure un collega di lavoro. Insomma chiunque è al di sopra di noi, nella scala sociale, ma non solo.

Ma perchè non appartiene a fare leggi se non a chi è superiore

 e non si possono fare osservare se non da chi ha potestà sopra li altri uomini è stato necessario constituire chi abbia cura del ben comune e chi abbia potestà sopra li altri Perchè cercando ogni uomo particulare il proprio bene se qualcuno non avesse cura del ben comune non poteria stare la conversazione umana e tulio il mondo anderia in confusione Alcuni uomini dunque convennono insieme di constituire uno solo che avesse cura del bene comune..."

giustizia

Le leggi dunque, secondo Savonarola devono essere scritte e pensate da "menti superiori" che devono avere un unico obiettivo quello del bene comune.

Oggi, invece ci ritroviamo con leggi ad personam, con regole ingiuste, con processi iniqui e lunghi, con sentenze capovolte, ma soprattutto con un'interpretazione della legge che premia chi si può permettere avvocati migliori o una buona pubblicità.

Molti dei mali italici, provengono proprio dalle nostre leggi, mai chiare, che mettono in libertà, mafiosi e camorristi per un cavillo e che tengono dentro un disgraziato per anni, dimenticato da Dio e dagli uomini.
I buchi di bilancio, l'economia, lo spread, ma se uno Stato non riesce a far convivere i propri cittadini, dando loro giustizia allora non è ben governato.

Così conclude Savonarola. 

Come non essere d'accordo!


"..e quel governo è cattivo che lascia il bene comune ed attende al suo bene particulare non curando delle virtù delli uomini nè del ben vivere se non quanto è utile al suo bene particolare e tale governo si chiama tirannico.."

domenica 18 dicembre 2011

O cattivi, voi non dormite mai, nè dì nè notte

"...anzi sempre pensate a fare male. Voi state nei vostri letti e pensate di lussuria, voi pensate a opprimere i poverelli, e però voi operate male nei vostri letti, non a caso, ma per malizia. Voi andate sempre pensando a fare male e in che modo voi potesse guastare le cose di Dio
E non vi basta  apensare il male per malizia, e velocemente, come viene la luce mattutina, voi andate ad adempiere e mettere in effetto questo male.."


I Cattivi:
  • quelli che godono delle tue sofferenze;
  • quelli che non vogliono aiutarti mai;
  • quelli che sparano ai neri;
  • quelli che è meglio che i barconi di profughi affondino;
  • quelli che non tutti siamo eguali;
  • quelli che uccidono;
  • quelli che ti rubano l'anima;
  • quelli che ti annientano la dignità;
  • quelli che ti fanno piangere;
  • quelli con cui tu non puoi reagire;
  • quelli che ti fanno vergognare.

 

giovedì 15 dicembre 2011

Sia messo a governare chi si ingegna di trattare bene il suo popolo

Nel 1494 Girolamo Savonarola rivolgeva queste parole ai Fiorentini:

"Firenze, se tu vuoi essere rinnovata, non solo quanto alla forma, ma anche quanto alla materia, osserva e tieni queste tre cose: umiltà, carità e semplicità; che Cristo sempre insegnò e predicò, per dimostrare che in queste tre consisteva tutta la virtù del regnare......Firenze nel tuo governo devi esaltare i buoni e chi ha questa virtù della umiltà....Chi ha poi la virtù della carità e sia messo a governare si ingegna di trattare bene il suo popolo e benignamente, con diminuire, in quanto può, le gravezze e le gabelle e le altre cose che possono aggravare il popolo....
Quanto alla semplicità, ti bisogna, Firenze, se tu vuoi reggere e vivere un pò più semplicemente.... Da questa semplicità nasce che la città, facendo suo il vivere parcamente, diventa più ricca e danarosa... eil popolo si mantiene quieto e in pace, non già come dicono molti sciocchi che il popolo si vuole tener lieto colle feste.
Sappi che codesto è vero nelle tirannie, non nelle città libere e civili."

Umiltà, carità, semplicità le doti per un buon Governo, per chi deve assicurare responsabilmente la crescita e la prosperità di un popolo.
I governenti di oggi?
Umili? no pensano ad solo ad esaltarsi, ad essere presenti in ribalte televisive, a collezionare interviste o ad accompagnarsi ad altri potenti o a belle donne.
Caritatevoli? Penso che non sappiano nemmeno il significato della parola!
Semplici? Auto di lusso, barche, aerei, vacanze da sogno, stipendi da nababbo così sono i nostri politici.
Più di 500 anni fa questo monaco ci indicava la strada del rinnovamento dei costumi, ci indicava come risollevarci, quale Governo e quali uomini scegliere. Tocca poi ai cittadini, siamo noi stessi gli artefici del nostro destino.

domenica 11 dicembre 2011

Savonarola è tornato

Girolamo Savonarola, il domenicano predicatore e fustigatore dei costumi è tornato.

Egli ricompare e si reincarna per denunciare l'immoralità della nostra società, senza riguardo per nessuno.

Vizi, corruzione, ingiustizie: Savonarola non avrà pietà